Ehilààààà, Everpopolo! Si torna a parlare di manga, e stavolta, tocca ad uno dei miei preferiti, quello con cui descriverei la mia vita (in un certo senso), e sto parlando di:
Nome: Liar Game
Autore: Shinobu Kaitani
Casa editrice originale: Shueisha
Casa editrice italiana: J-Pop
Anno di pubblicazione: 2005-2014
Numero volumi: 19
Genere: Mistery – Drammatico – Psicologico
IL MANGA
Siete persone che si fidano degli altri? Solitamente affidate faccende di vita personale a terzi? Be’ dopo la lettura di questo manga, non lo farete più; arriverete a dubitare persino del vostro cane. C’è però da dire, che dopo la lettura di Liar Game, ne uscirete più forti, ma soprattutto più astuti. Se non conoscete Liar Game, vi dico da ora, che non esiste un altro manga come questo. E’ impossibile paragonarlo ad altri, per la storia, i personaggi, ma soprattutto per i due protagonisti. Liar Game è QUEL MANGA, che ti tiene costantemente incollato alle pagine, e ti provoca una sorta di dipendenza. Ma cos’è il Liar Game?
LA TRAMA
Titolo cult in Giappone con all’attivo due adattamenti in live action per la tv e due film di successo. , l’ultimo dei quali uscito nelle sale nipponiche lo scorso marzo, LIAR GAME è certamente un manga avvincente che non mancherà di emozionare e stimolare la curiosità, un thriller psicologico estremamente coinvolgente che merita di essere letto per la sua capacità di offrire diversi livelli interpretativi e di mantenere alta la tensione. Un certo giorno vi viene consegnato improvvisamente un pacco. Dentro ci trovate 100 milioni di yen in contanti e una lettera che recita: ‘Congratulazioni, lei è stato estratto fra 100 mila persone come concorrente al Liar Game.’ E’ così che tutto inizia. Dopo 30 giorni, al termine del gioco, dovrete restituire i 100 milioni. C’è solo questa regola. Il giocatore che riuscirà a rubare con successo i soldi al proprio avversario vincerà 100 milioni di yen. Il perdente dovrà addossarsi un debito dello stesso valore. A chi potete credere? Di chi dovete diffidare’? Ecco a voi l’opera controversa che ritrae il vacillare della mente umana di fronte a grosse somme di denaro. [Tratto dal sito della JPOP manga].
CONSIDERAZIONI
Come ho già detto,il manga ti appassiona a tal punto da non poterti staccare da esso. Divori pagine su pagine, nella speranza di vedere la conclusione dei vari giochi (la vera essenza stessa del manga), e di scoprire le mosse (e contromosse) di Akiyama. Nel corso del manga poi, si aggiungono nuovi antagonisti: prima Yokoya (che è il vero e proprio boss finale, secondo me), e successivamente Harimoto (un vecchio appartenente ad una setta). Ma il vero nemico (e questo solo Nao l’ha capito) è uno solo: l’Ufficio del Liar Game, che gioco dopo gioco, riesce a riempirsi le tasche con i debiti dei poveri giocatori. Il manga inoltre, mostra tutti quegli aspetti della vita, cupi e crudi, con i quali potremmo trovarci ad aver a che fare, quotidianamente (certo, nel manga sono aspetti un po’ ingigantiti).
Vogliamo parlare dei giochi? Parliamone. Essi sono qualcosa di semplicemente spettacolare (ognuno di essi),e sono progettati e studiati fin nei minimi dettagli (il sensei Kaitani deve avere un cervellone). Mai noiosi, scontati e privi di senso; quando credi di aver capito, ecco che ti stai sbagliando, ecco che qualcuno sta per trarti in inganno. Sei caduto nella rete del maestro Kaitani (ci siamo caduti tutti).
I personaggi, come i giochi, sono curati fin nel dettaglio, dal punto di vista grafico, ma soprattutto nella loro caratterizzazione. Sono tutti (a modo loro) furbi, spietati, assetati di potere (in senso lato), ad eccezione di Nao, la protagonista dal cuore d’oro che spicca tra essi. Ma nonostante questo loro carattere cinico, non si riesce ad amare alcuni di essi, come Fukunaga (uno dei più particolari tra i personaggi). Ma il vertice del manga è, e resta, Akiyama, il re indiscusso di tutto il fumetto. Il vero “antieroe” (chiamiamolo così và), quello che tutti vorremmo essere (almeno un po’ dai).
Per quanto riguarda infine i disegni, non posso che inchinare il capo davanti alla bravura del sensei, che cura (lui o i suoi assistenti) ogni piccola cosa, fin nei minimi dettagli, in uno stile cupo e “dark”.
VALUTAZIONE FINALE
Ho iniziato Liar Game per via del passaparola che ci fu sul web. Tutti ne tessevano le lodi, me non riuscivo a capire perché. Poi spinto dal “marchio Shueisha”, mi son detto: “Perché no, proviamo”. E da lì, fu amore a prima lettura. Per bene 15 volumi (quelli usciti fino ad ora), non mi sono annoiato neppure una volta, anzi, non ho potuto fare a meno di staccarmi dal volume, una volta iniziatone la lettura. Liar Game, signori (e signore) miei, è un MEGA MANGA (di quelli con la M maiuscola), diverso da tutti gli altri, ma proprio per questo inimitabile e sensazionale. L’edizione italiana, che vi ricordo è curata da JPOP Manga, è più che ottima, per carta, qualità, prezzo, ma soprattutto adattamento. Per questo il suo voto è:
Se volete un consiglio, non lasciatevelo scappare, anzi correte a recuperarlo tutto, e custoditelo gelosamente in libreria, non ve ne pentirete.
Per oggi è tutto. Se siete amanti di Liar Game (o no), fatemi sapere cosa ne pensate con un commentino, che sarò pronto a leggere con piacere.
Bugiardamente presente, vi saluto e vi do appuntamento al prossimo post. Dove? Sempre qui su Everpop. See you soon. -Lewis.