Major Crimes 4.03 – Open Line [Commento Angie]

E’ arrivato il momento settimanale con Major Crimes. Ma stavolta iniziamo dalla fine…

E iniziamo dal voto che do all’episodio: 7+.

E’ difficile ormai affrontare Major con serenità; è difficile perché siamo arrivati ad un punto in cui non si comprende se siamo noi privi di obiettività o loro privi di astuzia. Questa settimana però l’episodio ha fatto BOOM, di ascolti soprattutto. E un pò ce lo aspettavamo. Soprattutto se si è reduci da una settimana di attenzione pubblicitaria verso la super guest star dell’episodio: Jamie Bamber.

Per chi non lo sapesse (quindi meriterebbe punizione carnale), Jamie Bamber è stato uno dei fortunati attori a far parte di uno dei capolavori assoluti della tv: Battlestar Galactica. Dunque, questo non è stato solo un episodio di Major Crimes, ma si prospettava come una grande reunion BSG. E reunion lo è stata. Grande… mmm non tanto. Qui però la colpa non è di nessuno!
Il problema grosso è che rivedere Bamber e la McDonnell insieme, per noi amanti di BSG è stato un turbinio di emozioni: nostalgia, felicità, tristezza, rivincita, malinconia. Perché erano l’uno di fronte all’altra, eppure non si conoscevano. Featured image Laura non poteva vendicarsi di quel finale di terza stagione in cui Lee la mette spalle al muro durante il processo a Baltar. Non può Laura gridare “Out The Airlock”, come molti di noi avremmo voluto. No, non può. E non può, perché quella non è Laura, anche se gli somiglia tanto.Featured image Anche se ha gli stessi bellissimi occhi verdi. Lo stesso sguardo severo e penetrante. Gli stessi capelli, la stessa voce. No, quella non è Laura Roslin. Quella è Sharon Raydor, e questo è Major Crimes.
Lo ammetto, sono rimasta delusa; perché nella confusione tra i personaggi, volente o nolente, ho scelto. E ho scelto Battlestar. Major ha perso. Quindi, il mio consiglio per il futuro è: mai più guest stars da BSG. Vi prego!

Nel complesso, il caso è stato interessante e mai scontato. Ogni qualvolta ero convinta di chi fosse il colpevole, puntualmente mi ritrovavo a fare un passo indietro. Tanto di capello agli scrittori! Soprattutto dopo il flop della settimana scorsa.

Naturalmente, Shandy non c’è stato e sicuramente quando Duff ha parlato di enfasi nei primi tre episodi sarà stato sotto l’effetto di qualche sostanza stupefacente. O stupefacentissima.

Il personaggio di Rusty continua a provocarmi grossi fastidi emotivi, trascinando con se anche il caso di Alice Herrera che tanto mi era piaciuto nella terza stagione. Eppure è “grazie” a Rusty che, a mio avviso, abbiamo avuto la scena migliore dell’episodio: il finale. Il dialogo finale tra Sharon e il giudice Grove. In primo luogo, è stato un finale diverso: nessun componente della squadra, nulla che implicasse il primo piano del “biondino”. Featured image Semplicemente Sharon che parla ad un amico.Featured image Un amico che da un consiglio ad un’amica. Featured image Ma riuscirà Sharon a non intromettersi nell’indagine giornalistica di suo figlio? Featured image Chi se ne frega, insomma! Per noi è stato piacevole pensare che Sharon abbia amici che non sia solo colleghi. Ed è di questo che in fondo la scena finale parlava. Almeno per me. Bravissimo Ron Marasco. E grazie ancora a Mary McDonnell che da senso e qualità, laddove James Duff semina no-sense e banalità. Featured image

Intanto la prossima settimana ci aspetta l’episodio Flynn-Provenza centrico. E chissà che noi poveri disperati noi riusciamo ad avere un minimo di Shandy story.
Qui il promo: 

Mi raccomando, scrivetemi le vostre impressioni. E incrociate le dita per me. Che cavolo, prima o poi accadrà qualcosa, no?
A presto,
Angie.

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