Ed ecco che torna nuovamente il fantastico Domino Letterario! Stavolta la scelta del libro è stata dettata dalla cover, più propriamente dal colore dei capelli della bambina nella foto (ma è tutta una scusa, perché avrei comunque letto questo libro!). Da troppo tempo desideravo comprarlo, da troppo tempo desideravo leggerlo, ed ora l’ho fatto. Smetto di parlarne qui, perché se no dopo non avrò altro da dire.
Qui dentro mamma.
Avete presente Toriko e il suo Menù perfetto? Be’ anche io ho qualcosa del genere, la Lista dei Libri Perfetti, e voglio dirvi, che ho trovato il secondo titolo di questa lista, ed è il libro di cui sto per parlarvi.
Lost & Found (così il titolo originale), è un libro eccezionale! Stavolta mi sento in dovere di dire che sì, questo è uno di quei libri che non abbandonerei mai e poi mai, uno di quelli che salvi per primo in caso di incendio. E’ un libro fatto di storie, di parole, e Cose Morte. Un libro fatto di allegri intrecci di vita, di infanzia, e di anzianità. Ed è proprio questo connubio perfetto che rende questo libro degno di nota. I miei più vivi complimenti vanno alla Davis, un vero e proprio giovane talento che meriterebbe di essere sommersa da premi letterari, una giovane con una storia unica. Ma parliamo con calma del libro, iniziando dalla trama:
A volte un paio di stivali rossi può aiutare ad affrontare il mondo e le proprie paure. Così è per Millie, che quando li indossa si sente forte e sicura. Ha sette anni ed è curiosa di tutto. Ha tanta voglia di fare domande, di conoscere, di scoprire. Per questo quando un giorno al centro commerciale sua madre sembra sparita, non si perde d’animo, ma cerca qualcuno che possa darle una mano a trovarla. È proprio allora che si imbatte in Karl che se ne sta seduto con lo sguardo perso nei suoi pensieri. Karl è un anziano un po’ speciale che mentre parla, digita nell’aria le parole. Solo in questo modo riesce a sentire ancora vicina sua moglie a cui un tempo scriveva parole d’amore sulla schiena. Millie si fida subito di lui e la corazza di diffidenza che Karl si è costruito intorno si scioglie grazie agli occhi sperduti e sinceri della bambina. Gli stessi occhi davanti ai quali Agatha sente nascere dentro una tenerezza ormai dimenticata. A ottant’anni non esce più di casa, dopo la morte del marito, e passa le sue giornate alla finestra a spiare i vicini. Ma appena scorge sulla strada Millie e Karl c’è qualcosa che la spinge a parlare con quei due sconosciuti, a uscire per la prima volta dalla sua solitudine. Perché Millie ha il dono unico di raggiungere il cuore delle persone. Perché il suo sorriso ingenuo e solare è capace di portare la felicità. Lì dove non ci si aspettava più di trovarla. Karl e Agatha si sentono vicini a lei come a nessun altro prima e decidono di ritrovare sua madre. E da quel momento per loro ogni cosa cambia. Scoprono che non è mai troppo tardi per vivere appieno la vita, per lasciarsi trascinare da un desiderio, per permettere all’amore di meravigliare ancora. E Millie è pronta ad imparare che non tutto ha una risposta e che questa è la magia del futuro. La magia di sapere che lungo la strada si perdono delle cose, ma che c’è sempre il modo per ritrovarle.
Sembrerebbe forse che è la piccola Millie la protagonista indiscussa di questo libro, e invece no! La storia ruota attorno alla sua avventura, ma sin dall’inizio questa devia in tre direzioni diverse, tre strade parallele che portano ad un’unico finale. Partiamo però con Millie. Una bambina di sette anni che possiede una rara intelligenza fuori dal normale. Una bambina dolce, caritatevole, e dal cuore d’oro. Una protagonista come poche. La sua storia, oltre ad essere un’avventura “on the road”, è anche una storia fatta di amicizia, una storia di vita, ma soprattutto è una storia di crescita. Nonostante Millie sia già in partenza una ragazzina spigliata, molto più speciale rispetto ai suoi coetanei, durante il suo viaggio si ritrova faccia a faccia con la vita vera, e la affronta, uscendone così un tantino più matura. Millie è speciale, una perla rara, e lo capiscono all’istante ognuno dei personaggi che incrociano la sua strada. Millie è la personificazione della forza e del coraggio, e riesce ad imprimere entrambi questi pregi, negli animi di Agatha e Karl, i due anziani co-protagonisti. Karl è un vecchino assai strambo, che si porta dietro (oltre ad un manichino) lo spettro del suo amore passato, la sua defunta moglie, che richiama ogni volta alla memoria grazie a quei trattini che ha rubacchiato qui e là. E’ un eroe estemporaneo sotto certi aspetti, una sorta di Don Chisiotte, coraggioso e pronto al sacrificio. A completare il quadro c’è poi Agatha, ossessionata dalla sua vecchiaia, perseguitata dallo scorrere del tempo. Dalla morte del marito si rintana in casa, senza mai uscirne. Ma il luogo in cui ella è rinchiusa non è casa sua, bensì il suo animo. E’ il suo cuore ad essere sigillato, sprangato su ogni fronte. Quello stretto e asfissiante rifugio ha però una crepa, ed è proprio da quella che Millie vi si infiltra, con i suoi stivaletti rossi, riportando il sereno. Agatha è quella che tra i tre subisce di più l’effetto dell’evoluzione, quella che più cambia, che lascia a briglia sciolta i suoi veri sentimenti. Ed è senza dubbio lei il personaggio più caratteristico di questo libro, quello che più mi è piaciuto. La sua schiettezza, la sua acidità, il suo briciolo di malignità, la rendono tremendamente vera e reale, un personaggio da amare.
QUI è la parola più utilizzata all’interno di questo libro, la parola che assume sfumature e significati diversi. Sono tre lettere messe una dietro l’altra, che sanno di felicità, ma allo stesso tempo di tristezza. Bisognerebbe analizzare questo libro proprio partendo da questa parola.
Se mi venisse chiesto cos’è che ho più amato in questo libro (in cui ho amato realmente tutto), risponderei senz’altro due cose: il contrasto d’età che c’è tra i protagonisti, e lo sviluppo della storia. Le scene all’interno di questo libro sono molto più che caratteristiche, non sono fatte di parole e frasi, sembrano bensì essere dei favolosi dipinti. Ogni volta che chiudevo gli occhi mi ritrovavo davanti delle ambientazioni indimenticabili, fatte di colori e sfumature da mozzare il fiato.
La bravura della Davis sta proprio in questo, e cioè nell’aver saputo creare un libro, che prima di essere un libro, è una finestra su una realtà unica e rara.
Spendo giusto due parole sul resto (mi sa che stavolta ho esagerato). Lo stile è impeccabile, e la storia scorrevolissima, anche se di tanto in tanto ti porta a fermarti, per pensare (ed è difficile trovare un libro capace di farti pensare). L’edizione italiana straordinaria, a partire dalla copertina che ho amato sin dal primo istante.
Titolo: La magia delle cose perse e ritrovate Data di pubblicazione: 21 maggio 2015 Casa editrice: Garzanti Editore Autrice: Brooke Davis Prezzo cartaceo: 14,90 € Pagine: 246
Stavolta bisogna fare un ringraziamento speciale (oltre che all’autrice e all’editore) a Elisa, che più volte mi ha consigliato la lettura di questo libro, facendomi appassionare prima ancora di averla iniziata. Quindi, grazie come sempre Eli!
Ed eccoci giunti alla fine. Milliemente presente, vi saluto dandovi appuntamento a tra poco! See you soon! Lewis.
p.s. Adoro i libri che parlano di anziani, adoro i libri che parlano di bambini, bastava sapere questo per capire quanto avrei amato questo libro.
Ho il libro sul Kindle e anch’io devo ringraziare Eli perché con la sue parole su La magia delle cose perse e ritrovate mi aveva convita a leggerlo 🙂
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E ora io ho rincasato la dose! QUINDI SU A LEGGERLO!
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Luigi, sto aggiungendo davvero troppi libri nella mia wishlist per colpa tua! >.<
Mentre ero in vacanza, mi sono decisa a comprare "Fai finta che io non ci sia" di Meg Rosoff, ricordandomi della tua recensione!
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Oddio! Clari, questo è anche più bello, te lo assicuro!
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Se mai ce la farò a liberarmi quel tanto che basta per riuscire a leggere qualcosa che scelgo io, questo lo metto in lista assolutamente!
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Deb è bellissimo! Te lo assicuro!
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[…] i libri e i blogger che mi hanno preceduta: 23 Luglio Serena di Libri che porto con me, Luigi di Everpop e Simona di Il salotto dei libri 24 Luglio Caterina di Lettere d’inchiostro e Gemma di […]
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La recensione del mio libro prediletto! Del mio mito Marc! Brava Fede!
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[…] che potete leggere QUI, e La magia delle cose perse e ritrovate di Brooke Davis, che potete leggere QUI) . Stavolta è un libro venuto dal passato, consigliatomi dalla cara zia T. E che libro….ora […]
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