Per augurarvi buona domenica, oggi ho pensato di parlarvi di saghe “libresche” e di quelle che a mio avviso sono state le migliori che ho mai letto.

Per augurarvi buona domenica, oggi ho pensato di parlarvi di saghe “libresche” e di quelle che a mio avviso sono state le migliori che ho mai letto.
Eccoci qui, ultima “puntata” di questa tripla recensione d’iniziazione. Devo avvisarvi, ammetto la mia impotenza verso questo film. Sarò breve e leggendo vi sarà chiaro il perché. Ma bando alle ciance, c’è un capolavoro da commentare!
Vi ho salutato con la parola inizio. È arrivato il momento di affrontare la parola fine.
Visto che qui siamo tutti persone serie (ci credete vero?) è già arrivato il momento di archiviare la prima puntata e passare alla seconda. A noi le portate piacciono ravvicinate e i piatti piace servirli caldi. Quindi, prima che vi dimentichiate di noi, ecco qui belle alte e solide (non siate maliziosi!) Le Due Torri!
Gli inizi. Tragedia delle tragedie di ogni aspirante-qualsiasi-cosa. Come inizio? Cosa faccio? Domande brutali che prima o poi tutti ci poniamo. Forse se le pongono anche i grandi scrittori o, nel nostro caso, i grandi registri e sceneggiatori. Sta di fatto che ora io sono qui a chiedermi come presentarmi a voi, ciurma everpop di everpop. E allora ho pensato: “quale modo migliore di iniziare di una bella recensionona sulla trilogia Jacksoniana de Il Signore degli Anelli?